Aggregatori di news, blog e feed: Link building per blogger

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Non tutti i blogger sanno che per promuovere il propri articoli e ottenere più traffico si possono inviare le proprie notizie agli aggregatori di news. Ecco una lista di tutti i migliori italiani.

Questo articolo, completando quanto visto nell’elenco delle Directory Italiane il quale vale per tutti i tipi di siti, ti spiega come fare spendendo il minimo del tempo necessario. Anche questo post viene costantemente aggiornato con i risultati dei test, tienilo d’occhio.

Ultimo aggiornamento: Aprile 2023

La lista degli aggregatori di notizie funzionanti e consigliati

Questi sono aggregatori, ovvero siti che mostreranno un piccolo estratto del tuo articolo con il link all’articolo originale. Proprio quest’ultimo link ti fornirà visibilità, traffico, e punteggio DA/PA/PageRank.

Appena hai pronto un nuovo post, segnalalo a tutti i siti elencati nella lista qui sotto e, la prima volta, crea un account che userai poi per promuovere tutti gli articoli successivi.

Per segnalare su ognuno di questi “aggregatori di notizie” dovrai inserire l’URL del post (anche detto permalink). Non inviare l’indirizzo generale del tuo blog, devi proprio inviare l’URL del singolo articolo! Dovrai infine scegliere una categoria in cui l’articolo andrà inquadrato e elencare alcune parole chiave (tags) per rendere il contenuto ricercabile in modo migliore.

La prima volta potrà sembrare macchinoso ma abituandosi a seguire la lista per ogni articolo si ottimizza e si riesce poi a fare tutto in tempi ragionevoli.

In ognuno dei siti qui recensiti ho verificato se i link risultano poi visibili dai motori di ricerca.

  • InTopic.it – creare un account a partire dalla pagina linkata
  • FaiInformazione.it – Pubblica il tuo post, puoi ricevere voti se il pezzo piace
  • Canale OkNotizie di Reddit – Aggregatore generalista, occorre registrarsi.
  • www.mister-x.it – PageRank 3, Pubblichi singole notizie o segnali un intero blog. Purtroppo i link all’articolo originale sono nofollow.

Aggregatori di blog

Questi siti prevendono che tu inserisca l’indirizzo del tuo blog e l’indirizzo del cosiddetto “feed RSS” ovvero la versione solo-testo dei post. Da quel punto in poi ci pensano loro a verificare giornalmente la presenza di nuovi articoli, ripostandoli.

Verifica sempre i link che fanno verso di te e evita che copino integralmente il testo dei tuoi articoli. Una parte è OK (400-500 caratteri sono lo standard) ma tutto no, altrimenti Google potrebbe pensare che sei tu a copiare il sito aggregatore, e non viceversa!

  • Feedelissimo.com – E’ famoso per rispettare la netiquette, infatti copia solo la prima parte dei tui post. E’ suddiviso in varie categorie tematiche e ogni home page di categoria ha buone page stats (DA > 30), quindi è un ottimo trampolino di lancio. Ogni post aggregato di solito viene ripubblicato sui canali social di feedelissimo per una visibilità ulteriore. Richiede un singolo backlink, che è meglio fare verso la home page Feedelissimo relativa alla categoria sui cui si verrà pubblicati.
  • WebShake – Richiedono un antipixel con link.

 Aggregatori attualmente in test

  • www.bloghissimo.it – Accetta la segnalazione di un intero blog e richiede la pubblicazione di un banner con link verso di loro. Mostra i post in una struttura a frame. Pare un pò lento, pageRank 2 sulla home. Se il link vengono visti da Google… vedremo.
  • news.abc24.it  – Accetta un codice AdSense per fare revenue sharing. I link sono nofollow, però qualcosa conteranno pure… I primi test non sono andati bene, l’inserimento notizia termina un bel server error 500.

 

Altri aggregatori meno consigliabili (usate a vs. discrezione)

www.ilbloggatore.com – Tematico su “informatica”, richiede per l’iscrizione del vs. sito l’inserimento di una immagine con link. Va valutato bene se convenga iscriversi, fanno verso di voi link “nofollow” e i post aggregati risultavano nelle ricerche prima di quelli originali (!)

www.diggita.it – Fa il verso al famoso Digg (v. sotto) ma è un normale aggregatore come gli altri. Ci si può registrare anche con un proprio profilo Facebook o Twitter. La homepage ha PR 5 e i link sarebbero veri, purtroppo è infarcito di pop-up e pubblicità in modo inverosimile, e nei nostri test è risultato invisibile forse a causa di strutture di frame non navigabili dai motori di ricerca. Per me è da evitare.

www.paperblog.it – Attenzione a questo aggregatore! una volta iscritti copia in modo integrale il testo dei vs. articoli e al momento vi fa sottoscrivere un accordo con cui “regalate” i diritti di sfruttamento dei vs. contenuti (integrali!) a loro. A un mio cliente è capitato che i cloni apparsi su Paperblog uscissero nei risultati prima degli originali, in questo modo perdete visibilità per reglarla a loro.

 

Non solo aggregatori

Digg.com – E’ in inglese e potresti chiederti perchè usarlo. E’ molto utilizzato, pare che i link siano visibili da Google. Si spera lavorino presto sulla localizzazione come già successo per ReddIt. Disponibile toolbar e altri pulsanti vari per segnalare la notizia in modo agevole.

Ciò conclude la lista.

Se te la sei perso/a, rimando alla lista delle directory italiane per una ulteriore promozione del tuo sito.

Se ci sono nuovi siti da segnalare, potete farlo commentando qui.

4 commenti
  1. ufobm
    ufobm dice:

    Grazie! Alcuni li conoscevo già, mentre altri li ho “scoperti” molto volentieri.
    Purtroppo non riesco ancora a far decollare il mio sito come vorrei…!

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  2. Leonardo Cortes
    Leonardo Cortes dice:

    Complimenti per l’articolo, per quanto riguarda i link nofollow è vero che non vengono considerati da google come ranking ma vengono visualizzati sulla console webmaster di google, qualcosa vorrà dire….. mi è capitato di osservare un articolo con nofollow in entrata e stranamente era tra i primi posti…. soprattutto su bing, cosa ne pensi? alla fine è sempre un link, google lo vede come “qualcuno parla di te”….

    Rispondi
    • Cristiano Leoni
      Cristiano Leoni dice:

      Senz’altro molto è cambiato da quando questo articolo è stato scritto, ora Google Search Console mostra anche i link nofollow e questi vengono pure considerati da MOZ quindi senz’altro un link nofollow oggi ha un suo valore. Peraltro è una tecnica consentita (in gergo: “white hat”) che non porta penalizzazioni né a chi fa il link né a chi lo riceve. Quindi grazie per la puntualizzazione!

      Rispondi

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